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Oggi mamma news

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Un piccolo universo, dedicato alla famiglia, alle mamme e ai figli.


Aborto spontaneo in gravidanza

Pubblicato da Mara Mencarelli su 8 Giugno 2012, 14:21pm

Tags: #Gravidanza

Molte donne attendono con ansia il momento di concepire un figlio, talvolta le loro aspettative a concepimento avvenuto vengono tradite dopo pochi mesi di gravidanza per via di un inaspettato aborto spontaneo.

Diremo subito che l'aborto spontaneo è abbastanza frequente considerando che 1 gravidanza su 5 è destinata ad interrompersi.

Gli aborti spontanei si verificano normalmente nel 20% delle donne, ma questa statistica tende a salire in modo proporzionale, nelle donne che già hanno avuto precedenti aborti spontanei.

Vi sono donne che per cause alle volte non diagnosticabili, sono destinate ad avere aborti ripetuti non riuscendo a portare a termine nessuna gravidanza.

Normalmente gli aborti spontanei si verificano entro il primo trimestre di gravidanza, questo perché la natura stessa, tende a scartare i prodotti del concepimento che presentano anomalie, o qualora non vi sia presenza di feto ma unicamente formazione di camere gestazionali vuote pine di liquido e circondate da tessuto placentare.

Quindi molto spesso l'aborto spontaneo nei primi mesi è di natura "genetica" e raramente di natura meccanica, nel secondo caso si potranno presentare perdite ematiche dovute a lievi distacchi placentari che generalmente nono interromperanno il normale decorso della gravidanza. Il riposo a letto e il ricorso a farmaci miorilassanti uterini (vasosuprina) non serviranno nel caso di aborti di natura genetica in cui il prodotto del concepimento verrà scartato. Nel caso si verifichi un'aborto interno (con morte interna del feto), si procederà alla somministrazione di prostglandine per favorirne l'espulsione e quando necessario si ricorrerà ad una isterosuzione (mediante cannule) o ad un raschiamento.

Per quanto riguarda gli aborti che si verificano dopo il terzo mese di gravidanza, generalmente sono attribuibili a patologia materna e non fetale, e in modo frequente al cedimento del collo dell'utero che tende ad aprirsi prematuramente, determinando un travaglio che può indurre la caduta delle membrane fuori dalla cervice e la loro rottura causando la perdita del feto. In questi casi si tende a consigliare il riposo a letto, il cerchiaggio del collo dell'utero la somministrazione di farmaci antispastici.

In caso di aborti ripetuti è consigliabile effettuare una vasta serie di esami che vi verranno prescritti dal ginecologo e rivolgersi ad un genetista.

Molte donne nel corso della loro vita sperimentano questa traumatica esperienza, ma molto spesso riescono, in seguito, ad avere delle gravidanze normali.

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