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Oggi mamma news

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Un piccolo universo, dedicato alla famiglia, alle mamme e ai figli.


Fattore Rh e test di Coombs in gravidanza

Pubblicato da Mara Mencarelli su 12 Giugno 2012, 12:49pm

Tags: #Gravidanza

Ogni essere umano possiede un gruppo sanguigno (A, B, AB, 0), inoltre al gruppo sanguigno è legato un fattore chiamato "antigene" che precede il nome del gruppo il fattore: Rh negativo o Rh positivo. In gravidanza il gruppo sanguigno dei genitori gioca un ruolo fondamentale nell'ereditarietà e in alcune complicanze.

Il fattore Rh è legato alla superficie dei globuli rossi ed è presente negli individui Rh positivi, se viene iniettato a persone che non lo possiedono Rh negativi, si determinerà una grave reazione anti-corporale, se poi si provvederà ad una seconda somministrazione si avrà una reazione di agglutinazione. per questo motivo chi possiede fattore Rh positivo non può donare a chi è possiede fattore Rh negativo.

In gravidanza il sangue della madre e del bambino non si mescolano mai, ma al momento del parto si possono avere rotture dei vasi presenti nella placenta e passaggio di sangue del figlio alla madre.

Se ambedue i genitori sono Rh negativi, anche il bambino che deve nascere sarà Rh negativo e in questo caso non si presenterà nessun problema; mentre se la mamma è Rh positiva non ha importanza il gruppo sanguigno del padre. il caso che determina un rischio reale si presenta quando la madre è Rh negativo e il padre Rh positivo, nel caso in cui il bambino sia come il padre Rh positivo, la madre può produrre degli anticorpi anti Rh positivo, questo potrebbe accadere al momento del parto e talvolta anche prima se si manifesta la rottura di qualche vaso placentare. La presenza di anticorpi anti Rh positivo è verificabile attraverso il test di Coombs. bisogna dire che non tutte le madri Rh negativo reagiscono nel medesimo modo alla formazione di anticorpi, in quanto la reattività anti-corporale varia da soggetto a soggetto.

Questo rischio reale, tende a crescere con il numero delle gravidanze con fattori Rh negativo (bambino Rh positivo), che una donna ha nel corso della sua vita, le conseguenze sono costituite essenzialmente dall'attacco di anticorpi materni in grado di distruggere i globuli rossi presenti nella milza e nel fegato del feto (qualora sia Rh positivo). Inevitabilmente si crea un'anemia nel bambino, con liberazione di bilirubina che tinge di giallo le urine e la pelle del neonato (ittero), nei casi più gravi si possono presentare scompensi cardio-circolatori e gravi conseguenze nervose nel feto e talvolta la morte. Questa patologia (MEN) oggi è quasi scomparsa, in quanto si è trovata una terapia specifica che consiste nell'iniettare, entro le settantadue ore dal parto, delle gammaglobuline ant-Rh positivo alla mamma che sia Rh negativo in modo da distruggere eventuali globuli rossi portatori del fattore passati dal feto alla mamma, ciò impedirà che la mamma formi le sue difese immunitarie anti Rh + e quindi in successive gravidanze il nuovo nascituro non correrà rischi anche se sarà Rh positivo. Lo stesso discorso va applicato anche in caso di gravidanze non condotte a termine (aborto).

 

 

 

Fattore Rh e test di Coombs in gravidanza

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