Noi genitori, spesso dimentichiamo che l'adolescenza è un periodo molto delicato per i giovani. Il passaggio dall'età infantile a quella adulta difficilmente avviene senza scossoni e, le problematiche che possono insorgere, sono molteplici alcune legate ai cambiamenti ormonali, altre all'affermazione individuale dei nostri figli.
Spesso, un genitore si chiede come gestire al meglio le varie situazioni che possono insorgere durante l'adolescenza: vediamo alcuni consigli utili.
I difficili anni dell'adolescenza per i figli e per i genitori
Ci sono, senza dubbio, ragazzi più problematici ed altri meno, ragazzi con buon carattere e discreta capacità d'ascolto e altri meno consenzienti, insomma, le situazioni che possono creasi sono molteplici ma, se nel vostro difficile compito di genitore avete fatto un buon lavoro fino al periodo dell'adolescenza, avrete gettato le giuste basi per poter supportare e sopportare il cambiamento che sta per far diventare vostro figlio / a un adulto.
I ragazzi vivono, nel periodo dell'adolescenza, una grande tempesta ormonale che può causare anche sbalzi d'umore, irritabilità, acuita sensibilità. Oltre a problemi di origine organica che influenzano anche la sfera psichica, vi sono poi le problematiche legate alla crescita di vostro figlio e alla voglia di affermazione individuale.
Arriva il tempo delle contestazioni e delle contrapposizioni, ma, se siete stati dei genitori poco repressivi, con propensione alla mediazione e all'ascolto, non dovreste, neanche in questo caso, trovare grandi difficoltà.
Imparare ad essere presenti ma invisibili
Come mamma di 3 figli, una ragazza e due ragazzi, mi sento di consigliarvi la tattica della "presenza invisibile".
Dovrete fare attenzione all'umore di vostro figlio, alle sue domande e perplessità, magari allungare l'orecchio durante qualche telefonata, osservare i loro amici, i modi che hanno, il linguaggio etc. insomma, cercate di essere discretamente presenti "ma invisibili" in modo tale da riuscire a captare i segnali che potrebbero indurvi all'azione, senza opprimere i ragazzi.
Intervenire solo ed esclusivamente se qualcosa vi mette in allarme, cercando di parlare con i vostri figli senza diventare oppressivi ma provando a far leva sul senso di responsabilità dei ragazzi e sul loro probabile bisogno di aiuto.
Stanno crescendo, hanno i loro ideali, amano ciò che a voi non piace e odiano ciò che a voi piace, questo è normale: musica, cibo, modi di fare e di dire cambiano di generazione in generazione e, vi assicuro, che tra la vostra generazione e la loro, ce ne sono un bel po' di mezzo...
Empatia, ascolto e tanto buon senso
Vi saranno momenti di scontro, ed altri " di incontro", l'importante è mettere in moto una buona dose di buon senso, capire quando è necessario intervenire, e quando è meglio lasciare correre o fare semplicemente finta di nulla.
Talvolta, le cose si aggiustano da sole. Altre volte anche esperienze poco positive aiutano i figli a crescere e a maturare.
Evitate le punizioni (da usare solo in casi estremi e per cose davvero serie) evitate anche gli interrogatori perché li indurranno ad agire di nascosto ancora di più, e a mentire.
Cercate invece di aiutarli a sviluppare un senso di responsabilità che li indurrà a sentirsi colpevoli quando faranno qualcosa che sanno di non dover fare.
Qualche "ginocchio sbucciato" tanto per dire, non farà grossi guai e presto capiranno che siete li non per vietare, ma per guidare, proteggere, consigliare, ma solo se vorranno essere consigliati.
Imparate, a tal proposito, a lasciar parlare: ascoltare molto e parlare poco vi aiuteranno a comprendere e a consigliare quel tanto che basta vostro figlio.
L'empatia e l'ascolto aiutano molto nel rapporto tra genitori e figli e costituiscono, a mio avviso, un ottimo alleato. Capita che abbiano voglia di parlare con voi dei loro problemi anche in modo spontaneo se, sin da piccoli li avete abituati al dialogo.
Insomma l'adolescenza altro non è che un periodo turbolento durante il quale, si esprime il carattere dei ragazzi, ma va detto anche che "chi ha seminato bene raccogliere frutti e chi ha seminato male raccoglierà ortiche".