Premetto non voglio sentenziare ne esternare verità assolute ma esporre il mio pensiero sulla base della mia esperienza personale di mamma che di figli ne ha tre avuti a distanza ravvicinata. Assertrice convinta che i fratelli per poter condividere giochi, attività e segreti, devono essere preferibilmente vicini di età, sostengo da sempre che i figli meritano di essere generati in giovane età. Ma stabiliamo cosa si intende per giovane età.
Se da un lato avere figli in giovanissima età, ossia prima dei 25 anni può precludere e limitare carriera studi, e quindi il lavoro, diciamo che la fascia più idonea, a mio avviso, è quella che va dai 25 ai 35 anni di età. Avere un secondo figlio od un terzo oltre tale età ossia fino ai quarant'anni mi ammorbidisco e dico che ci può stare. Ci può stare perché come mamma di tre ragazzi ormai cresciutelli ho sperimentato sulla mia pelle che l'entusiasmo e l'energie che si hanno ha 30 anni non sono uguali ha quelle che si hanno dieci anni più tardi e ancor meno oltre i quarant'anni. A trentadue anni li avevo tutti e 3, e sono contenta di aver operato questa scelta. Oggi condividiamo insieme molte cose perché il loro padre ed io siamo ancora giovani.
Capire quando è il momento giusto per avere un figlio
E' legittimo, bisogna amarsi, essere una coppia collaudata avere una situazione lavorativa ed economica discreta, ma questo non deve tramutarsi in un "non siamo mai pronti".
Quando decidiamo di mettere al mondo un figlio lo facciamo per amore, e sulla base di questo concetto dobbiamo metterci nell'ottica di poter essere genitori "migliori" avere entusiasmo, amicizie della medesima età con figli coetanei ai nostri, voglia di fare e molto altro. A cinquant'anni purtroppo le energie cominciano a diminuire gli uomini spesso, si impigriscono, le scienza attesta una serie di problematiche che possono insorgere dai papà che hanno superato una certa età, tra cui depressioni e capacità cognitive ridotte. Allo steso modo molte sindromi genetiche e fattori di rischio aumentano sensibilmente nella donna in percentuale progressiva rispetto all'aumento di età.
La maturità psicologica per avere un figlio
Ma il problema reale è anche di altro tipo. Spesso non basta capire quando è il momento giusto per avere un figlio ma ci si deve barcamenare in un'infinità di problematiche di ordine economico, e questa è una cosa che ogni soggetto singolarmente deve giudicare e soppesare. Considerate però che, per quel che mi riguarda, sono riuscita ad avere 3 figli e a non fargli mancare nulla al di là del momento economico proficuo o no che spesso, e purtroppo, per alcuni non arriva mai (mio marito era uno di questi), poi si è dovuto ricredere :-).
Talvolta le carenze economiche dipendono semplicemente dalle priorità che si hanno nella vita e dallo stile di vita che si tiene. Alcune persone usano questo problema economico come una vera scusa, in realtà vanno in vacanza alle Maldive, partono per la settimana bianca, si concedono un nuovo smartphone ogni 6 mesi e cambiano auto più di frequente di quanto altre persone facciano con il loro guardaroba "vintage".
Paura?
Si, talvolta si tratta di paura di affrontare questo nuovo ruolo genitoriale e soprattutto si teme di non esserne all'altezza. Ovviamente la maturità per avere un figlio è soggettive: c'è chi li desidera ed è in grado di averne presto e chi invece non è maturo per queso ruolo nenache a cinquant'anni.
Essere genitore implica grosse responsabilità, un cambiamento di vita totale e soprattutto impone di porsi in un ruolo completamente diverso in cui ogni individuo viene in secondo piano rispetto al proprio figlio e alle esigenze di quest'ultimo. Un figlio ti stravolge la vita, ti cambia abitudini orari, esigenze e molto altro per questo si deve pensare ed averlo con maturità e consapevolezza, ma se posso permettermi un consiglio: non aspettate troppo! Igenitori avanti con l' età sono più ansiosi, e finiranno per relegare i loro giovani figli al ruolo di "badanti" prematuramente, altre vole non riescono nemmeno a vederli adulti e sistemati... e questo non mi sembra il piede adatto con cui partire, oltre al fatto che non è assolutamente giusto.
Il consiglio è di pensarci bene, valutare tutte le cose, lasciarsi guidare anche dal cuore e soprattutto non aspettare troppo.
Written by Mara Mencarelli
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