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Oggi mamma news

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Un piccolo universo, dedicato alla famiglia, alle mamme e ai figli.


Il folletto di nome Cirios favola e disegno

Pubblicato da Mara Mencarelli su 5 Gennaio 2024, 15:39pm

Tags: #disegni da colorare

Tanto tempo fa in un bel bosco fatato viveva un popolo di folletti. Tra essi vi era un folletto di nome Cirios, giovane, allegro e divertente, con un sorriso contagioso e una risata fragorosa. Aveva tanti amici ed era benvoluto da tutti. In particolare frequentava altri due folletti giovani di nome Martù e Devir.  Cirios abitava in una piccola casetta nel cuore del bosco insieme a Martù, un folletto grasso e goloso e Devir un folletto simpatico un po' sbruffone.

I tre folletti condividevano la casa, le risate, le loro avventure, e se pur diversi per carattere ed aspetto, si volevano bene e facevano quasi tutto sempre insieme. Il bosco in cui vivevano era incantevole, ma tutti erano prudenti e non si allontanavano mai dal villaggio nel timore di incontrare un mostro: un vero divoratore di folletti!

Il folletto di nome Cirios favola e disegno

Il folletto di nome Cirios favola e disegno

Il coraggio del folletto di nome Cirios e dei suoi amici

Un giorno, Cirios e i suoi amici stavano giocando nel bosco, quando videro una luce in lontananza. Si avvicinarono e videro che la luce proveniva da una grotta. I folletti erano curiosi, così decisero di entrare nella grotta per vedere cosa c'era dentro.

Appena entrarono nella grotta, Cirios e i suoi amici videro un grande mostro. Il mostro era alto e grosso, con la pelle verde e gli occhi rossi. Il mostro ruggì e attaccò i folletti.

Era il mostro divoratore!

Cirios guardò i suoi amici e disse "non temete amici, insieme possiamo sconfiggere questo mostro". " non abbiate timore!"

Poi passò all'azione con coraggio. "Caricaaaa", urlò. Con coraggio brandì la sua spada che se pur grande per lui, per il mostro era delle dimensioni di uno stuzzicadenti...o poco più.

Cirios e i suoi amici se pur spaventati, non si arresero. Cirios prese la sua spada e si lanciò di nuovo contro il mostro. A questo punto gli altri due folletti si fecero coraggio.

Martù prese la rincorsa piroettò su se stesso e con tutta la forza che aveva in corpo lanciò una pietra colpendolo proprio tra gli occhi. Il mostro vacillò è Martù lanciò una seconda pietra. Questa volta lo colpì sul naso. Una terza pietra lo colpì in un occhio. Martù fece un salto di gioia: "Centro" gridò il folletto. Il mostro lanciò un ruggito terrificante e aprì le sue fauci

Devir ne approfittò prontamente; tirò nelle fauci del mostro un dolce dopo l'altro. Il mostrò tossi, poi tossì di nuovo. I dolci di Devir arrivavano nella sua bocca scivolando in gola uno dopo l'altro. Ben presto gli ostruirono la gola. Non respirava più, tossiva e perdeva forza.

Cirios continuò a colpirlo con la sua spada ovunque riuscisse ad arrivare, sui piedi, al fianco saltava da una parte della grotta come un grillo, punzecchiandolo ovunque. Martù invece, lanciò altre pietre.

"E tre, e quattro. Centro, prendi questa e quest'altra". Martù, sebbene piccolo di statura, era diventato una catapulta umana e lanciava pietre a raffica senza sosta.

La resa dei conti tra il mostro ed i folletti

Stanchi e stremati, continuarono a combattere con le armi che avevano a disposizione: spada pungente, pietre dolenti e dolci soffocanti.

Dopo una lunga e dura battaglia, i folletti riuscirono a sconfiggere il mostro che, pian piano, cominciò a perdere colpi indebolendosi sempre di più.

Tra un grugnito soffocato, e urla di dolore, il mostro dagli occhi rossi, stremato, cadde a terra svenuto.

I tre folletti presero la palla al balzo e ne approfittarono prontamente. Lo chiusero in una grande gabbia imprigionandolo per sempre.

I folletti erano felicissimi di aver sconfitto il mostro. Avevano dimostrato che anche esseri piccoli e deboli come loro possono sconfiggere i nemici più grandi.

Ora, nel loro bosco incantato, non c'erano più pericoli ne paure, e tutti i folletti, insieme agli animali del bosco, poterono vivere serenamente.

I folletti tornarono a casa felici, e il loro bosco fu finalmente in pace. Si tenne una grande festa per ringraziare i tre folletti eroi Cirios, Martù e Devir per aver salvato il bosco e tutte le creature che lo abitavano.

Cirios e i suoi amici, da quel giorno, vissero felici e contenti, e la loro storia fu tramandata di generazione in generazione per tantissimo tempo, nei secoli.

Morale del racconto

L'unione fa la forza, questo è un detto famoso e veritiero.

Infatti la morale che se ne trae è che anche i più piccoli e deboli se si uniscono possono sconfiggere nemici potenti e più grandi di loro,

La storia ci insegna che, da sempre, l'unione fa la forza.

sotto trovate il disegno da colorare dei folletti del racconto. Se volete scaricare e colorare altri disegni li trovate Qui.

Vi piacerebbe colorare un unicorno o un pupazzo di neve? li trovate nei link sottostanti...

Unicorno

Pupazzo di neve

e molti altri

Disegno da colorare dei folletti Cirios, Martù e Devir

Disegno da colorare dei folletti Cirios, Martù e Devir

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