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Oggi mamma news

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Un piccolo universo, dedicato alla famiglia, alle mamme e ai figli.


Peter Pan e la Principessa : la vita dei single

Pubblicato da Mara Mencarelli su 16 Ottobre 2019, 11:19am

Tags: #Psicologia e famiglia

Quanti di noi incappano in persone che sembrano non voler crescere mai? Questo disturbo che ritarda la maturità di alcune persone, prende il nome della sindrome di Peter Pan. Vediamo cosa ne pensa la Dott.ssa Floriana De Michele, Psicologa Psicoterapeuta ad Avezzano.

 

Dottoressa Floriana di Michele Psicologa Abruzzo - Avezzano

 

Perché molti single rimangono tali anche dopo i trent'anni?

Oggi voglio parlare della vita dei single e del loro eterno desiderio di voler rimanere fanciulli. Tempo fa mi sono occupata della sindrome di Peter Pan che trovi nel mio blog  (puoi leggere qui l'articolo: https://www.studiopsicologiaabruzzo.it/psicologo/seminario-peter-pan-e-la-principessa-pdf.html ).

La fiaba di Peter Pan e la principessa è una storia di un bambino che non vuole affrontare la realtà, ma rimanere in un’isola fantastica, appunto l’isola che non c’è (ricordate il capitano uncino?).
Questa è una fiaba per parlare di quei bambini che si isolano e non crescono, preferendo un mondo irreale in cui gli adulti non possono entrare, a meno che anche gli adulti non si calino nel mondo fantastico. E Peter Pan continua la sua avventura simbolicamente anche in quelle persone che, diventate adulte, preferiscono la vita da single e continuano a sperare ad una vita dove realizzare i propri sogni!
Loro stentano ad assumersi le piene responsabilità di adulti compreso la costruzione di un rapporto stabile con un'altra persona al fine di formare una famiglia.

Sindrome di Peter Pan

Così vengono etichettati quei giovani, circa trentenni, che non riescono a costruirsi una vita indipendente dai propri genitori. In realtà questo fenomeno, ancora molto attuale ai nostri giorni, è acuito dalle difficoltà crescenti della nostra società, pensiamo per esempio agli alti costi della case, alla difficoltà di reperire un lavoro sufficientemente stabile e ben retribuito, alla difficoltà di inserirsi nella società come individui autonomi e partecipativi.
Ma perché oltre che di Peter Pan ho parlato anche di Principessa?
La principessa è sempre una figura “fantastica ed ideale” e nelle situazioni di carenza affettiva, come può accadere nella vita dei single, spesso si può finire per idealizzare la figura del nostro ipotetico partner e renderlo irraggiungibile.

... E la Principessa

Peter Pan e la Principessa sono dentro ognuno di noi! A volte possono sfociare in un comportamento patologico e farci isolare affettivamente dagli altri perciò si parla di sindrome, ma non sempre è così!
Anzi, talvolta loro sono una parte vitale di noi stessi che ci aiutano a guardare il meglio e ad essere più indipendenti nei rapporti di coppia. Che una parte piccola viva in noi fino alla fine dei nostri giorni è fondamentale perché è proprio quella che ci permette di vedere le cose con gioia e divertimento ed i poeti lo hanno sempre saputo.
Giovanni Pascoli descrisse il suo il “fanciullino” come quella parte di noi stessi che ispira sentimenti di pace di amore e di fratellanza e ci permette di gioire delle cose del mondo.
Se ti è piaciuto questo post ti consiglio di fare il Test di Spenberg, un test per i single e sull’amore, e la capacità di amare.


A cura della Dott.ssa Floriana De Michele, Psicologa Psicoterapeuta.

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