Può capitare che una mamma rifiuti il proprio figlio e per questo parliamo di: mamme ad un bivio, ossia combattute tra l'amore materno e qualche altra cosa che influenza fortemente la maternità ed il loro amore creando conflitti, ansie e forti sensi di colpa.
Molte mamme che sono coinvolte in questa problematica, tendono a negarlo sia a se stesse che agli altri, magari per vergogna, pudore o stupore provato da loro stesse ma, in realtà bisogna capire che dietro ad un rifiuto d'amore nei confronti del proprio figlio, ci sono sempre delle problematiche serie.
Spesso le donne che si "trovano ad un bivio" che le divide tra sentimenti d'amore e d'odio e non riescono ad accettare il proprio bambino vengono da situazioni particolari, talvolta sono giovanissime, altre volte hanno subito abusi sessuali e violenze sia fisiche che psichiche, talvolta vengono circuite ed obbligate ad assolvere un ruolo che non gli appartiene e che da una consuetudine. Ogni caso di rifiuto è un caso a se stesso e racchiude intimi risvolti psicologici per non dimenticare poi, quelle dolci mamme in attesa piene di aspettative che si trovano, loro malgrado, a dover affrontare le difficoltà conseguenti alla nascita di un bambino non normale, sofferente di handicap fisici psichici od ambedue. Quando si rifiuta il proprio figlio si soffre comunque non è una scelta operata con lucidità ma che proviene dal proprio subconscio.
Cosa fare quando ci si accorge di non accettare il proprio figlio?
Quando ci si accorge di non accettare il proprio figlio, non si può rimanere con le mani in mano ma bisogna agire e fare qual'cosa. E' necessario rivolgersi ad un esperto che aiuti la mamma ha sviscerare completamente le sue ansie i suoi dubbi ed i motivi inconsci o palesi che generano questo tipo di reazione. Il percorso non è semplice ma indispensabile perché se è vero che molte donne entrano in conflitto con se stesse sono realmente poche quelle che non soffrono di questa situazione e che non si colpevolizzano. Alcune donne non hanno problemi particolari ma, il solo fatto che la maternità porti un cambiamento totale nella loro vita, può bastare, spesso devono sacrificare se stesse od il proprio lavoro e la maternità non gli permette di vivere serenamente, specie se si sono avvicinate alla gravidanza in età troppo giovane o al contrario, in età avanzata, quando le abitudine ormai consolidate non consentono sempre una buona convivenza tra il pensare a soddisfare le proprie necessità di donna e quelle di mamma.
La mente umana è fragile e può incappare anche in percorsi dolorosi come quelli che coinvolgono il rifiuto della maternità non ci si deve colpevolizzare più di tanto ma cercare un buon supporto psicologico che possa aiutare a fronteggiare la situazione nel migliore dei modi.