Negli ultimi anni sono cambiate un po' di cose ed il rapporto tra conviventi e coppie sposate ai fini giuridici e legali si è andato equiparando, anche se, delle differenze di base ancora persistono per le coppie non sposate. Una coppia che si lascia e non è sposata, non potrà far valere i medesimi diritti rispetto al coniuge, riguardo al mantenimento, a meno che non esistano i presupposti, tra questi ricordiamo la possibilità di stilare, in presenza di un notaio, un vero e proprio contratto matrimoniale o meglio, d'unione, che tuteli entrambi i coniugi, in caso di rottura del rapporto. Ma per quel che riguarda i figli e in particolar modo i minori le cose vanno ancor meglio. Qualora si avanzino pretese e i conviventi non raggiungano un pacifico accodo, sarà il tribunale a deliberare in merito.
Vediamo la differenza che esiste tra convivenza e matrimonio ed il modo in cui viene tutelato il bambino in caso di separazione dei genitori.
I bambini ed i figli vengono tutelati dalla legge e anche se non si è in presenza di un coppia unita da matrimonio, sarà sufficiente che il padre naturale abbia provveduto al riconoscimento del bambino per dover adempiere a tutti i doveri relativi al mantenimento e alla cura del minore, esattamente come avviene per le coppie sposate. Il problema potrebbe sorgere nel caso in cui il padre, non voglia o non possa, riconoscere il bambino, in questa situazione decadono i rapporti di parentela e le possibili pretese da parte dei parenti del padre (nonni, zii, ecc). In questa situazione specifica qualora il padre voglia reclamare la paternità non riconosciuta potrebbe chiedere l'esame del DNA e, allo stesso modo, la madre potrebbe avvalersi dello stesso diritto per richiedere il mantenimento del bambino, ad opera del padre o della famiglia paterna.
Qualora non si raggiunga un accordo equo da entrambi le parte sarà il tribunale dei minori a deliberare in merito. Dai primi di febbraio 2014 (governo Letta) non esistono più figli e figliastri neanche in caso di eredità, figli legittimi e figli naturali avranno i medesimi diritti in merito, grazie a questo provvedimento i figli nati all'interno o fuori dal matrimonio avranno lo stesso trattamento giuridico.
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