Cercasi mamme perfette o quasi: ma dove? Lavoro e casa come conciliare tutto

Leggendo lo sfogo su Facebook di una mamma blogger non potevo non condividere il suo pensiero: Cercasi mamme perfette o quasi: ma dove? Questo interrogativo è volto ad una riflessione ispirata dal suo post che diceva che se una mamma lavora viene criticata perché trascura i figli, se non lavoro viene additata come mantenuta. La verità sacrosanta del 2000 in cui le donne mamme, vengono criticate a prescindere giusto per il gusto di inveire verso di esse. 

Cercasi mamme perfette o quasi: ma dove? In se stesse!

Da mamma di tre figli che ha scelto per un certo periodo di fare solo la mamma, so bene cosa significa rinunciare al proprio lavoro e quanto sia difficile successivamente cercare di reinserirsi in ambito lavorativo. Malgrado ciò, anche io ho avuto modo di essere accusata di essere una mantenuta o quanto meno, di aver voluto lasciare il lavoro. Non credo ci siano molte alternative con 3 figli piccoli che stanno sempre male... e di cui i nonni non vogliono, giustamente, farsi carico a tempo pieno, ne parziale. Mi madre, docente,  lavorava anche lei,  e dunque non ha potuto aiutarmi più di tanto.

Fortunate coloro che dispongono di risorse economiche tali o di attività in proprio che consentano di organizzare il tutto in maniera equa. Io non le ho avute e dunque, ho lasciato il mio lavoro di odontotecnico che mi portava fuori di casa tutto il giorno fino alla sera tardi. Successivamente, ho cercato di reinserirmi ad orario part time ma i bambini, ancora molto piccoli, non me lo hanno consentito. Si ammalavano troppo spesso frequentando la scuola materna ed elementare.  

Mamme e donne lavoratrici ed i sensi di colpa

Io ho fatto la mia scelta e, negli anni, non me ne sono pentita più di tanto. Devo dire che i miei 3 ragazzi, una femmina e due maschietti,  seguiti come si deve, mi hanno dato e mi danno grandi soddisfazioni in ambito scolastico. Inoltre, fanno parte del nucleo familiare in maniera molto sentita e partecipano attualmente alla vita familiare e alle attività extra lavorative e sportive insieme a me e al loro padre. Siamo una famiglia molto unita, come si suol dire.

E' ovvio che nel tempo ho sentito la necessità di ricrearmi una vita lavorativa sia per una gratificazione personale che per migliorare il nostro budget familiare e, l'ho fatto, con due attività che amo molto: una sportiva ed una legata alla mia passione per lo scrivere. La mia vita lavorativa si divide tra palestra e PC. Blogger ed insegnante di ballo! 

Ascoltare il proprio cuore, il proprio portafogli e le esigenze soggettive

Molte mie amiche che invece hanno deciso di non lasciare il lavoro per i figli e che hanno avuto la possibilità di poterlo fare e senza pagare baby sitter o asili nido, (cosa che spesso vanifica il fatto di andare a lavoro, almeno dal punto di vista economico), sono state e  sono perennemente colpite da sensi di colpa e talvolta anche mal giudicate: mamme definite egoiste e poco attente ai propri figli. La realtà è che come in tutte le cose la verità assoluta non esiste. Si tratta della vita personale di ogni donna e di scelte che devono adattarsi alla mamma, ai bambini e alle esigenze del proprio nucleo familiare senza lasciarsi influenzare, o soffrire, per le critiche ed i giudizi degli altri. Quello che può andar bene per una mamma ed il suo bambino, magari non è adatto per un altra. Alcune più fortunate riescono a portare i propri figli sul lavoro, ma questa soluzione può risultare molto faticosa e non adatta a tutte le attività.  Talvolta conciliare: casa figli e lavoro è davvero difficile.  Quel che è certo è che si è comunque mamma per tutta la vita, e che gli errori talvolta fatti così come i successi hanno comunque il loro peso. 

Impariamo ad ascoltare solo il nostro cuore e le esigenze familiari senza farci toccare dalle critiche esterne, tanto chi vuol parlare male ci sarà sempre, magari per leggerezza e talvolta solo per invidia e frustrazione.