Nei primi mesi di vita un bambino tende a piangere molto. Il pianto è l'unico mezzo di comunicazione che il neonato possiede per esternare un esigenza o un disagio. Nelle prime settimane il bimbo non è cosciente che al suo pianto corrisponda un 'azione pronta della madre, ma in seguito nel tempo, si.
Alcuni bambini piangono molto più di altri, e questa situazione causa disagio nella mamma, con il tempo si riuscirà a capire dal tipo di pianto del proprio bambino qual'è il messaggio che ci sta comunicando. Nel primo mese di vita generalmente piange per due-tre ore al giorno ma con il tempo, questa situazione tenderà a modificarsi positivamente, in quanto il bimbo acquisirà degli strumenti che lo metteranno in grado di comunicare le sue esigenze in modo più diretto.
Esistono vari tipi di pianto:
Il pianto di fame, caratterizzato da un suono acuto seguito da una ispirazione accompagnato da una specie di fischio, insorge in modo pacato in forma di lamento e tende ad aumentare se non si interviene dando da mangiare al piccolo.
Il pianto di collera il quale presenta un gran numero di diversificazioni a seconda del carattere del bambino, c'è chi si lamenterà e chi grideràcome un ossesso.
Il pianto di dolore caratterizzato da grida acute ravvicinate seguite da ispirazione e momenti di silenzio; generalmente insorge in seguito alla coliche gassose, in questo caso noteremo anche una posizione anomala del neonato che tende a chiudersi su se stesso e a scalciare con le gambine ranicchiandosi. Le coliche gassose sono molte frequenti nei primi mesi di vita del neonato.
Il pianto di frustrazione simile a quello di dolore generalmente meno acuto e più lamentoso, ma dipende dal bimbo. generalmente insorge se al bimbo viene tolto qualcosa che aveva catturato il suo interesse, biberon seno, essere preso in braccio e poi messo giu.
Pianto melanconico, presente in alcuni neonati che se pur sfamati e puliti manifestano una tendenza a lamentarsi senza motivo apparente, spesso si manifesta nelle ore serali ed è un modo, per il bimbo, di cullarsi per conciliare il sonno, quando non riesce ad addormentarsi, il lamento puo sfociare in pianto, il bimbo ha bisogno di un contatto fisico rassicurante e cerca il corpo della mamma.
Considerate che ogni bimbo ha il suo carattere e le sue esigenze ogni mamma con il tempo, riuscirà ad interpretare egregiamente il pianto del proprio piccolo.